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POWERCDI: POTENZA E CONTROLLO

POWERCDI: POTENZA E CONTROLLO. Rivoluzionaria centralina per moto racing da enduro, motocross e motard. L'unica dotata di cavo USB e software di serie e dell'innovativo Controllo Dinamico della Potenza.

Rivoluzionaria centralina per moto racing da enduro, motocross e motard. L'unica dotata di cavo USB e software di serie e dell'innovativo Controllo Dinamico della Potenza.

NOVITÀ!! In arrivo: PowerCDI per KTM / Husqvarna TPI

Vuoi il totale controllo e la libertà di rimappare il tuo motore? Vuoi che il tuo motore sia potente e reattivo, ma allo stesso tempo estremamente gestibile? La soluzione ora esiste, e si chiama PowerCDI.

La PowerCDI è una centralina aftermarket che va a sostituire quella di serie sulla tua moto, quad o kart. Non solo è la centralina sul mercato più sofisticata nel senso tradizionale del termine, permettendo a tutti gli utenti (grazie al software e al cavo-interfaccia USB o modulo Bluetooth, che sono forniti di serie) di rimappare il motore con totale libertà, ma offre anche telemetria in tempo reale, un dinamometro inerziale preciso (vedere sotto per la descrizione dettagliata della funzione), e molte altre funzioni mai viste in qualsiasi altra centralina. La più peculiare è il Controllo Dinamico della Potenza: grazie all'uso intelligente dell'elettronica oggi si può avere ciò che sarebbe altrimenti impossibile, un motore potente e reattivo, ma allo stesso tempo estremamente gestibile. La via degli interventi meccanici (volano appesantito, riduzione del rapporto di compressione e/o aumento dell'altezza dello squish, carburazione molto grassa, o addirittura strozzature di vario tipo sullo scarico) mirati a ottenere gestibilità è sempre per forza di cose una via di compromesso che tende a impigrire le prestazioni del motore, e conseguentemente a far perdere potenza e reattività anche in quelle situazioni in cui queste sono invece utili, come nelle salite ripide o quando si debba scavalcare un ostacolo. Grazie alla PowerCDI non è più necessario, anzi è fortemente sconsigliato, depotenziare il motore attraverso questi interventi meccanici.

La PowerCDI è l'unica centralina dotata del Dynamic Power Control (Controllo Dinamico della Potenza), esclusivo sistema in grado di modulare ampiamente l'anticipo di accensione (e, nei modelli a iniezione, la quantità di benzina) in tempo reale, e in questo modo di controllare attivamente l'erogazione del motore per legarne millimetricamente la risposta alla manopola del gas, rendendo più lineare e facile da sfruttare anche il propulsore in origine più nervoso e potente, mantenendone però le prestazioni sotto sforzo. Sviluppato specificatamente per il fuoristrada e diverso da tutti gli altri controlli di trazione, è il frutto di molti anni di ricerca e sviluppo e di test effettuati da numerosi piloti di ogni livello su tutti i tipi di terreno. Contrariamente ad altri sistemi non vengono utilizzate ruote foniche (sensori alle ruote), non trattandosi di un traction control (controllo trazione) classico ma di un sistema di controllo della potenza innovativo e inedito. Il sistema evita pattinamenti indesiderati ma permette ancora al pilota di derapare e di impennare a piacimento. Il motore risulta estremamente controllato a gas costante (come se il volano avesse grande inerzia, che viene simulata dall'elettronica), controllato quando si apre lentamente il gas, ma risponde ancora in maniera reattiva quando si accelera rapidamente, offrendo costantemente al pilota la scelta tra potenza e controllo.

Con la PowerCDI e l'intervento dinamico del DPC, la velocità di salita del regime del motore è sempre e solo legata precisamente alla posizione del gas e alla velocità con cui esso viene aperto dal pilota, ossia aprire lentamente l'acceleratore viene interpretato come richiesta di controllo del regime di rotazione, mentre aprirlo rapidamente viene interpretato come richiesta di potenza istantanea e quindi soddisfatto in maniera molto diversa rispetto alla situazione precedente. Questo significa, ad esempio, che se si tiene l'acceleratore in posizione costante su un terreno molto bucato il DPC si opporrà all'altrimenti inevitabile rapido aumento dei giri motore (e pattinamento) causato dal saltellamento della ruota posteriore, ma se il gas si apre rapidamente il motore riprenderà altrettanto rapidamente al comando del pilota. Grazie al DPC della PowerCDI il motore risponde alla volontà del pilota, non del terreno.

Il DPC è una soluzione elettronica avanzata, libera dai compromessi di quelle meccaniche, anzi suggerisce di settare "meccanicamente" il motore nel modo più prestazionale e reattivo possibile, addolcendolo grazie all'elettronica solo in tutte le situazioni in cui serve effettivamente farlo, e in maniera nettamente più efficace ed evidente di qualsiasi setting meccanico, senza l'insuperabile limite di depotenziare sempre e comunque, anche col motore sotto sforzo, dei tradizionali interventi meccanici.

Questo obiettivo viene raggiunto grazie a un sofisticato algoritmo frutto di molti anni di intensa ricerca e sviluppo su diverse moto e di migliaia di ore di test da parte di piloti con esigenze e capacità molto diverse. Il sistema, elaborato da un processore dalle prestazioni elevatissime mai raggiunte da nessun'altra centralina per uso motociclistico, è regolabile e personalizzabile in modo pressoché totale dall'utente, pilota amatoriale o esperto che sia, secondo le sue preferenze e specifiche esigenze, grazie al software e al cavo-interfaccia USB o modulo Bluetooth, di serie su tutte le PowerCDI, che permette all'utente di modificare liberamente i parametri del controllo dell'erogazione personalizzando ogni aspetto della risposta del motore al comando dell'acceleratore, e le mappe, incrementando anche notevolmente le prestazioni del motore dove siano carenti e vi sia margine di intervento rispetto alle mappe originali (ad esempio, ai bassi regimi dei KTM e TM 2 tempi degli ultimi anni, molto penalizzati dalla mappatura originale), eliminare le fastidiose "pistonate in rilascio" dei grossi 2 tempi, e anche di riconfigurare la tua centralina PowerCDI per portarla e riutilizzarla su tantissime altre moto a 2 e a 4 tempi, risultando quindi anche un ottimo investimento, e non una spesa a perdere dedicata solo a un singolo, specifico modello e anno di moto, come avviene con altre centraline.
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  • DPC (DynamicPowerControl, in italiano Controllo Dinamico della Potenza), l'innovativo sistema di gestione dinamica della potenza erogata dal motore, presente solo nella PowerCDI, che rende anche il più potente e nervoso dei motori a 2 tempi molto più facile da gestire, ma porta notevoli vantaggi anche sui motori a 4 tempi.
  • Grazie al software e al cavo-interfaccia USB o modulo Bluetooth, di serie su tutte le PowerCDI, puoi creare o modificare liberamente tutte le mappe del motore secondo le tue esigenze (e col nostro supporto tecnico e la nostra esperienza motoristica a tua disposizione senza costi aggiuntivi), per ogni marcia (se il sensore marce è installato) sfruttando il TPS, potendo scegliere fino a 12 diverse configurazioni al manubrio (utili magari per provare diversi setup o mappe senza l'ausilio del PC), registrare la telemetria proveniente dal motore e dai sensori collegati alla PowerCDI, e aggiornare il firmware se necessario.
  • Telemetria, ossia registrazione di tutti i dati dai sensori (NOTA: il tutto viene registrato a ogni giro del motore, quindi la risoluzione temporale è elevatissima e non vi è distorsione da sottocampionamento): riferimento ordinale e temporale del giro motore corrente; RPM; apertura gas (TPS); numero marcia (se presente sensore); mappa (switch) al manubrio selezionata; stato limitatore; informazioni diagnostiche su statore e pickup e tante altre informazioni per valutare le prestazioni del tuo motore.
  • Con l'esclusiva funzione Dinamometro, facendo una prova di ripresa su un rettilineo in piano e registrando la telemetria, il software della PowerCDI ricava le curve di coppia e di potenza utilizzando esattamente lo stesso principio fisico alla base del funzionamento dei dinamometri inerziali. Puoi quindi avere il tuo "banco prova" privato e valutare personalmente i risultati del tuo lavoro sulla carburazione, sullo scarico, sulle mappe, e capire dove e quanto hai guadagnato o perso con la tua modifica.
  • Controllo avanzato della combustione: grazie alla PowerCDI è possibile eliminare le cosìddette "pistonate in rilascio" dei motori a 2 tempi, migliorare la regolarità di funzionamento al minimo, aumentare coppia e potenza, linearizzare l'erogazione a tutte le aperture del gas, ecc.. attraverso la creazione di mappe 4D (RPM,TPS,Gear).
  • Limitatore di giri liberamente programmabile (anche sui motori a 2 tempi) con isteresi e con RPM specificabili per ogni marcia (ovviamente si raccomanda un uso responsabile della funzione, ma ricorda che il nostro supporto tecnico è a tua disposizione).
  • Grazie a un circuito-convertitore estremamente sofisticato, la PowerCDI estrae molta più energia dallo statore rispetto alla centralina originale Kokusan, e produce una scintilla dalle 4 alle 7 volte più potente (il nome PowerCDI nasce da questa caratteristica). Il che si traduce in maggiore facilità di avviamento del motore, meno misfire e maggior immunità alle candele sporche, che troviamo spesso nei motori a 2 tempi.
  • Pilotaggio diretto (high-side) di due linee da 12V fino a 10A totali, es. per ventole, iniettori o powerjet.
  • Interfacciamento diretto di sensori: temperatura del liquido refrigerante del motore (e conseguente possibilità di controllare automaticamente l'eventuale ventola); sensore ruota (per registrarne la velocità); sensore cambio; TPS; e molti altri, utilizzati per i loro specifici scopi e registrati / visualizzabili nella telemetria.
  • Interfacciamento con moduli opzionali (iniezione elettronica, attuatore frizione elettronica, attuatore valvola parzializzatrice allo scarico, sensore cambio, microSD logger con GPS e altro).
  • È un investimento prezioso: quando cambi moto puoi smontare la PowerCDI dalla tua vecchia moto e montarla sulla nuova, aggiornando semplicemente le mappe e i parametri di configurazione attraverso cavo e software (di serie) per riconfigurarla per la nuova moto (vedi sotto per la lista di moto attualmente supportate).
NOTA: ti ricordiamo che l'uso di accessori che modificano le prestazioni del motore è vietato dal Codice della Strada, ed è quindi destinato solo alle competizioni o all'uso su strade chiuse al traffico.
In breve: Massima trazione. Massimo controllo, anche in derapata. Maggiore sicurezza. Meno accelerazioni / strappi inutili e quindi minor affaticamento fisico.

A che serve avere quaranta o più cavalli, quando in molte situazioni reali non li puoi scaricare tutti a terra? La soluzione non è ridurre la potenza, perché ci sono situazioni nelle quali averne a disposizione molta è realmente utile o necessario, la soluzione è avere quanta più potenza è possibile avere, ma averla in un modo che sia gestibile ed efficace.

Tra le tante funzioni della centralina aftermarket PowerCDI, quella che la contraddistingue di più è il DPC (DynamicPowerControl, in italiano Controllo Dinamico della Potenza), una funzione originale e altamente innovativa che aumenta considerevolmente il controllo che il pilota esercita sul motore e lo fa senza bisogno di ruote foniche (sensori alle ruote) o di altri sensori all'infuori del TPS (sensore apertura gas, installabile anche su moto che non ne siano dotate in origine).

Attraverso un sofisticato controllo della combustione attuato dal DPC modulando dinamicamente l'anticipo di accensione (e in qualche caso limite agendo anche sull'energia alla candela secondo particolari e complessi schemi) la PowerCDI riesce a regolare istantaneamente la coppia e quindi la potenza erogata dal motore, effettuando correzioni anche molto ampie nella brevità di un solo giro motore, correzioni che nemmeno il più dotato dei piloti può effettuare con comparabile velocità e precisione sul gas. Ma lo scopo del DPC non è mai quello di sostituirsi al pilota, al contrario, l'obiettivo è quello di rendere il motore molto più obbediente ai suoi comandi, rendendo più lineare, prevedibile, gestibile e coerente la risposta al comando del gas. Ad esempio, se si passa improvvisamente su di un fondo viscido, ma mantenendo sempre il gas costante, il motore potrebbe schizzare su di giri (pattinamento) non in risposta a un comando del pilota, bensì a un disturbo proveniente dal terreno. Ebbene, il DPC si oppone a questo, ma al contrario non lo fa se il pilota dà un colpo di gas, perché questo è un segnale inequivocabile che il pilota desidera potenza, per impennare o derapare, e in questo caso lo slittamento della ruota è effettivamente desiderato e non va contrastato. Per quanto possa apparire un traction control (controllo trazione), il DPC ha un approccio molto diverso al problema, ed è il frutto di 7 lunghi anni di studio e di test effettuati da piloti di ogni livello su tutti i tipi di terreno.

Non solo l'accelerazione, anche lo strappo è sotto controllo: lo strappo è la derivata dell'accelerazione, ossia è la velocità con cui cambia l'accelerazione e quindi la spinta del motore. È un parametro molto importante, che nella PowerCDI viene tenuto sotto stretto controllo. In questo modo nei cambi di accelerazione la trasmissione della potenza a terra è massima, la sospensione posteriore si scompone di meno, e i muscoli del pilota faticano meno a trovare la tensione giusta per mantenere la posizione di guida.

Anche le marce basse (come la prima) diventano gestibilissime, ma senza gli inevitabili cali di potenza delle mappe soft o di strozzature varie che depotenziano in maniera fissa, in quanto il DynamicPowerControl gestisce la potenza dinamicamente, a ogni singolo giro motore, senza ritardi, e lo fa con un'ampiezza di gamma altrimenti inimmaginabile con i sistemi tradizionali di selezione manuale della mappatura. In altre parole "hard e soft allo stesso tempo", il tutto sotto il comando del gas, ma con un'estensione ampissima, dinamica, impossibile da raggiungere con le mappature tradizionali. Semplificando molto: gestendo l'acceleratore in maniera delicata, prudente, lenta (come viene naturale/istintivo fare su fondi molto scivolosi), si ottiene una risposta molto morbida dal motore, l'effetto di un volano dalla grande inerzia e forte contrasto alle perdite di aderenza se indotte dal terreno, mentre al contrario gestendo l'acceleratore in maniera rapida e aggressiva si ottiene un motore corrispondentemente pronto e reattivo, tanto quanto è meccanicamente in grado di offrire, e puoi ancora impennare e derapare liberamente. Equipaggiata di un processore dalla potenza di calcolo mai usata su una moto prima d'ora, solo l'elettronica della PowerCDI, la più sofisticata, permette queste innovazioni, non esistono soluzioni concorrenti, men che meno meccaniche, che possano portare a risultati anche lontanamente simili.

Nessuna "coperta corta": grazie all'esclusivo DynamicPowerControl hai il controllo millimetrico del tuo motore direttamente sulla manopola del gas, anche su fondi scivolosissimi, ma disponi ancora di tutta la potenza e reattività del tuo motore, quando e dove ti servono. POWERCDI: POTENZA E CONTROLLO.
Ogni centralina PowerCDI viene fornita, di serie, di un cavo-interfaccia USB e software per PC Windows (utilizzabile anche su Mac OS X e Linux attraverso emulatori quali Parallels Desktop / Wine o macchine virtuali quali VMware).

Grazie al software della PowerCDI, l'utente può modificare tutti i parametri e le mappe di accensione e (se presente) di iniezione, del DPC e di altri dispositivi eventualmente collegati (valvola parzializzatrice allo scarico elettronica, frizione elettronica, ecc..), aggiornare il firmware, e registrare la telemetria proveniente dal motore e da tutti i sensori collegati alla PowerCDI.

Decine di parametri vengono trasmessi in tempo reale attraverso il cavo USB, consentendo di monitorare i sensori e il funzionamento del motore fin nei minimi particolari: il tutto viene registrato a ogni giro motore, quindi la risoluzione temporale è elevatissima e non vi sono distorsioni da sottocampionamento o aliasing. Nel file prodotto ritroverai per ogni rivoluzione effettuata dal motore: riferimento ordinale e temporale del giro motore corrente; RPM; percentuale apertura gas (TPS); numero marcia (se presente sensore); mappa (switch) al manubrio selezionata; temperatura liquido refrigerante del motore (se il sensore era collegato); pressione assoluta / temperatura / umidità relativa ambientale (se i sensori erano presenti) e la densità dell'aria calcolata; dati GPS (se presente); sensore ruota (per determinare la velocità del veicolo); stato limitatore; informazioni diagnostiche su statore e pickup e altra diagnostica allo scopo di segnalare eventuali guasti; altre informazioni in caso di presenza di ulteriori sensori o moduli.

La telemetria è un validissimo aiuto nella ricerca e nell'ottimizzazione del setup della moto, così come nella diagnosi e ricerca di guasti.

Tutte le informazioni della telemetria (e del Dinamometro, vedi sotto) sono esportabili anche sotto forma di file Excel (.TSV) per effettuare elaborazioni e archiviazioni anche indipendenti dal software della PowerCDI.

Grazie alla telemetria è inoltre possibile ricavare la curva di coppia e di potenza del motore (vedi sezione Dinamometro).

Tutto questo è possibile farlo con la dotazione di serie della PowerCDI, senza dover acquistare licenze software o interfacce: nella PowerCDI sono di serie, e tutti i futuri aggiornamenti del software sono gratuiti.
Con la PowerCDI è anche possibile ottenere il grafico di coppia-potenza del proprio motore: è sufficiente fare una prova di ripresa (preferibilmente in 3a o 4a marcia) su di un rettilineo in pianura, registrando la telemetria (il cavo USB e il software sono inclusi di serie).
Utilizzando i dati della telemetria acquisiti nella prova citata, il software ricava la curva di coppia e di potenza secondo lo stesso principio utilizzato nei dinamometri inerziali, ossia misurando la velocità di salita dei giri/min del motore in ogni istante (ad ogni giro motore), velocità che è proporzionale alla coppia erogata dal motore al netto degli attriti (che volendo è possibile sottrarre effettuando una prova inversa in freno motore). Grazie a ulteriori dati (circonferenza della ruota, rapporto di trasmissione, massa della moto e del pilota, densità dell'aria (per effettuare la correzione JAE J1349), Cx e sezione) il software ricava le curve di coppia e di potenza effettive.

Il sistema funziona in maniera del tutto analoga a un dinamometro / banco di prova a rulli di tipo inerziale, ma anziché accelerare un rullo di massa conosciuta, acceleriamo la massa del veicolo+pilota su un rettilineo in piano. Anche senza inserire alcuna delle variabili menzionate (circonferenza, massa, ecc..) quindi senza ottenere i risultati in una scala conosciuta (Cv/HP e Nm) il sistema può comunque risultare utilissimo per effettuare confronti di tipo relativo.

È così possibile valutare quanto il motore abbia perso o guadagnato e dove, da una modifica alla carburazione, al sistema di scarico, alla mappa di accensione/iniezione, alla camera di combustione, o qualsiasi altra modifica al motore, semplicemente ripetendo la prova dinamometrica in rettilineo, registrando la telemetria e dandola in pasto al software, che ricaverà dai dati registrati la nuova curva di coppia/potenza del motore, che si potrà quindi sovrapporre e confrontare con la precedente per valutare gli effetti della modifica effettuata, guidando il preparatore attraverso dati oggettivi.

Si tratta quindi di uno strumento molto utile per la messa a punto o l'elaborazione del proprio motore, e di uno strumento utilizzabile già con la dotazione di serie (cavo USB e software sono inclusi in tutte le PowerCDI).

Solo la PowerCDI ti permette di avere strumenti sia di tuning che di misurazione e diagnosi di cui prima solo i grossi team potevano disporre.

Dyno test Prova al banco di una YZ 250 su cui si notano diverse opportunità di intervento per linearizzare l'erogazione del motore attraverso la creazione di mappe ad hoc.
Attualmente sono supportate o supportabili la maggior parte delle moto monocilindriche da enduro, cross, trial e motard a carburatore a 2 tempi KTM, Husaberg, Husqvarna (di tipo KTM), Beta, TM, Gas Gas, Fantic, e a 4 tempi KTM, Beta, TM, Husqvarna, Husaberg, Suzuki e Kawasaki. Stiamo già sviluppando moduli poco costosi (per lo più semplici adattatori dei connettori) per estendere il supporto anche ad altri modelli di moto che usano un connettore diverso da quelle prima elencate, ad esempio le Yamaha YZ 125, mentre quello per le YZ 250 è già disponibile. Per usare la PowerCDI su un'altra moto, in tutti i casi in cui sia fisicamente possibile adattarla non è necessario comprare un'altra centralina, è sufficiente riconfigurarla (con l'aiuto della nostra rinomatissima assistenza tecnica, anche attraverso assistenza remota) e, se necessario, aggiungere un economico adattatore dei connettori. La PowerCDI supporta più veicoli di qualsiasi altra centralina, ed è ovviamente utilizzabile anche sulle moto stradali, sui quad e sui kart. Per veicoli (es. kart) da noi non ancora direttamente supportati, possiamo fornire il connettore con i fili già crimpati sui terminali, tutto quello che rimane da fare è collegarli al pickup, statore, bobina, ecc.. potendo pienamente contare sul nostro supporto tecnico completo, inclusa la teleassistenza per la configurazione della centralina e la creazione di mappe ad hoc, grazie ai feedback oggettivi derivanti dalla telemetria e dall'esclusiva funzione dinamometro. Possiamo estrarre le mappe dalla tua centralina originale, per usarle come punto di partenza: offriamo questo servizio gratuitamente e illimitatamente a tutti i nostri clienti, è sufficiente spedirci la tua centralina (che rispediremo indietro in genere il giorno dopo), da cui estrarremo le mappe e le aggiungeremo alla nostra già molto estesa collezione, permettendoti di usarle come base e svilupparle ulteriormente, se lo desideri, con l'aiuto dei nostri motoristi esperti che offrono anche prezioso supporto per quanto riguarda il settaggio di carburatore, iniezione elettronica, e tutti gli altri aspetti della messa a punto ottimale del motore.

L'iniezione elettronica è già supportata nel firmware e prossimamente verranno messi in commercio vari moduli-interfaccia (adattatori dei connettori) per estendere ove possibile il supporto anche ad alcune moto a iniezione dotate di 1 iniettore. Si tratta di moduli aggiuntivi relativamente poco costosi che quindi valorizzeranno l'investimento già fatto sulla PowerCDI, che supporterà quindi anche moto, quad e kart a iniezione elettronica, oltre ai veicoli a carburatore a 2 tempi e 4 tempi che sono, quasi tutti, già supportati. Per le moto più sofisticate, specie quelle a 2 iniettori, come la TPI, a breve offriremo (maggiori dettagli qui) anche una soluzione dedicata, un modello specifico di PowerCDI.

Saranno sviluppati e commercializzati anche altri moduli per estendere le funzioni della centralina, ad esempio un attuatore elettrico per la frizione con funzione di frizione automatica, antistallo e/o antisaltellamento, il tutto mantenendo il gruppo frizione originale e al solo costo dell'attuatore, quindi con una spesa molto minore rispetto alla sostituzione della frizione con un'altra sempre meccanica, e con una versatilità maggiore. Anche questa funzione è già supportata nel firmware, e il modulo attuatore è già in fase avanzata di progettazione.

La PowerCDI utilizza molto proficuamente il sensore marce sulle moto dove questo è già presente di serie. E, nelle moto in cui non lo è, aggiungendo un sensore marce, è possibile non solo personalizzare mappe e risposta del motore in base alla marcia in uso, ma anche abilitare la funzione cambio elettronico, ossia il taglio della potenza nel momento in cui si innesta la marcia, permettendo quindi di cambiare marcia mantenendo il gas spalancato e senza pelare la frizione. Questi accessori di norma si trovano in commercio sotto forma di centraline aggiuntive, al prezzo di svariate centinaia di EUR, mentre con la PowerCDI sarà sufficiente acquistare solo il sensore ed abilitare la funzione, che è già supportata nel firmware corrente.

Anche la gestione diretta della valvola parzializzatrice allo scarico dei motori a 2 tempi è già supportata nel firmware, e il modulo per la TMEES (valvola allo scarico elettronica di TM) è già in commercio, permettendo alla PowerCDI di fare la funzione anche della seconda centralina originale, quella che controlla la valvola allo scarico, quindi la PowerCDI permette all'utente di mappare la valvola in 4D (RPM, TPS e marcia) in totale e assoluta libertà. È in sviluppo un kit con attuatore per trasformare in elettronica la valvola parzializzatrice allo scarico delle moto KTM e di altre marche, il tutto gestito direttamente dalla PowerCDI, ed è possibile mantenere la gestione del miscelatore nelle moto (es. Beta) che lo prevedono.

La PowerCDI è un potente e versatile cervello elettronico dalle innumerevoli funzioni. È pensata per essere espansa in tutti i modi possibili. Queste ed altre caratteristiche, unite all'adattabilità e quindi portabilità su numerosi veicoli, fanno della PowerCDI un investimento nel tempo conveniente e duraturo, al contrario delle altre centraline dedicate ad un solo modello e anno di moto, anche a prescindere dalle innumerevoli funzioni disponibili solo sulla PowerCDI.

Tutti gli aggiornamenti del software e del firmware sono gratuiti a vita, basta scaricare l'aggiornamento e lanciarlo, dopo aver collegato il cavo USB (che è di serie), incrementando quindi le funzioni o migliorando il sistema (già oggi estremamente maturo, la PowerCDI è ultracollaudata: è montata e testata su numerose moto già da molti anni).
Autentico made in Italy: la PowerCDI è stata progettata e sviluppata interamente in Italia nel corso di 7 lunghi anni. Durante lo sviluppo è stata testata per migliaia di ore complessive di funzionamento su varie moto, sia a 2 tempi che a 4 tempi. Viene realizzata utilizzando solo componenti elettronici della massima qualità, e assemblata completamente in Italia. Nessun compromesso è stato fatto sulla qualità, si tratta di un prodotto che è nato per puntare alla massima affidabilità, versatilità e prestazioni raggiungibili, sotto ogni aspetto.

La PowerCDI costa 785 EUR + IVA ed è acquistabile attraverso il modulo in calce, dove è anche possibile specificare come la si vuole ricevere configurata la prima volta, in modo da montarla subito sulla/sulle moto cui è inizialmente destinata, e ricevere istruzioni specifiche (eventuale necessità del TPS se non presente in origine su quel modello di moto, di cablaggi particolari, ecc..).

Nella dotazione di serie, oltre alla centralina, è compreso anche il relativo cavo-interfaccia USB e il software, caratteristica questa quasi unica nel panorama delle centraline, dove in quelle poche dove è disponibile come optional costa spesso più della centralina stessa. Nella PowerCDI invece questo importante strumento è di serie e permette a tutti di esplorare le potenzialità del sistema, oltre che di portarlo su un'altra moto: la PowerCDI è un investimento riutilizzabile, cambiando moto basterà - usando il cavo USB e il software in dotazione - rimappare la PowerCDI per la nuova moto, e potrai subito riutilizzare la stessa centralina sulla tua nuova moto.

Tutti gli aggiornamenti del software e del firmware sono gratuiti, basterà collegare il cavo USB e scaricare l'aggiornamento, incrementando quindi le funzioni o migliorando il sistema (già oggi estremamente maturo).

Sono in fase di realizzazione e commercializzazione vari moduli hardware opzionali (interfaccia per iniezione elettronica, attuatore frizione elettronica, attuatore valvola parzializzatrice allo scarico, sensore cambio, e altri) per espandere le funzionalità del sistema base PowerCDI, senza bisogno di cambiare centralina, che rimane il cuore del sistema, avendo una grande capacità di calcolo da sfruttare.

Queste e altre caratteristiche, unite alla portabilità sulle altre moto, fanno della PowerCDI un investimento serio e duraturo, rispettoso dell'utente e della spesa che ha sostenuto.

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ULTIMO AGGIORNAMENTO: 2 Agosto 2019